Assunta
(lunedì 31 marzo 2014)
Categoria: Malinconia
E' ANCORA L'AMORE CHE FA GIRARE IL MONDO
13:40 del 31-03-2014Buongiorno cari amici, oggi ancora una volta, (da madre) provo un grande orgoglio, questa volta si tratta della mia meravigliosa e dolce figlia Katia. Da tempo al lavoro l'avevano trasferita in un padiglione, dove operava da sola, nel tempo ha imparato con la dolcezza che la distingue sin da bambina, a gestire come le chiama lei (le sue nonnine), dopo tanto tempo all'improvviso, il suo trasferimento in un altro padiglione, la sua amarezza e delusione è stata tanta, ma maggiormente il dolore delle degenti, appena saputo del trasferimento, chi con le lacrime, chi le baciava le mani, chi le offriva biscottini, Una nonnina le ha detto: con te mi sembrava di aver ritrovato una figlia, come farò ora da sola? Inutile raccontare quanto ha pianto mia figlia, stanotte non ha chiuso occhio, si è sempre occupata di tutte una per una singolarmente, ha fatto rivivere quelle donnine con mollettine, profumini, dolcetti, nastrini, portava sempre qualche cosa per farle sentire ancora importanti. La madre superiora giustamente non si è fatta nemmeno vedere, perchè le aveva promesso che quello sarebbe stato il padiglione gestito da lei, non ha avuto il coraggio, (avendo infranto la promessa) di comunicarle il cambiamento, ma ha delegato altri, adducendo la cosa al fatto che tutti devono ruotare nei reparti. Mia figlia userà tutta la sua serietà, professionalità e dolcezza, in qualsiasi reparto, ma ciò che l'addolora è il pensiero che in quel reparto, le nonnine, ridiventeranno ancora tristi e si richiuderanno in se stesse se non troveranno nuovi stimoli.
Katia dice sempre: sai mamma, basta poco, una parola detta al momento giusto, una carezza, un po' d'ironia, due risate e le nonnine rivivono serenamente gli ultimi anni della loro vita terrena.
Vorrei dire a "madre Regina" Mia cara madre, l'amore per il prossimo è la vera medicina e non quanto entra nelle casse dell'istituto, anche se gli introiti sono molto importanti, ma non sono tutto!
823830794a0c4cc564253c024174e5d7
dora
(lunedì 31 marzo 2014)
Uno dei motivi per cui sono veramente felice di essere andata in pensione è che molta parte della sanità è ormai in mano ai burocrati. Per il profitto, si passa letteralmente sui cadaveri.
Tu però mettila così: molto probabilmente tua figlia è necessaria altrove; molto meglio abbandonare le povere vecchiette a un'altra infermiera meno preparata! Quindi in un certo senso (anche se è triste!), è una specie di riconoscimento delle sue qualità. Non credi?
Tu però mettila così: molto probabilmente tua figlia è necessaria altrove; molto meglio abbandonare le povere vecchiette a un'altra infermiera meno preparata! Quindi in un certo senso (anche se è triste!), è una specie di riconoscimento delle sue qualità. Non credi?
Assunta
(lunedì 31 marzo 2014)
19:11 del 31-03-2014
Sono d'accordo mia cara, lei è una delle ormai rare infermiere, che mette il cuore in tutto quello che fa, pensa che ancora adesso a distanza di anni, i cardiologi dell'ospedale quando la vedono, (ultimamente per mio marito), l'abbracciano dicendo: torna, quì ti aspettiamo tutti a braccia aperte e rivolti a me e a mio marito: siate fieri di questa grande figlia, è veramente adatta a questo mestiere, la sua dolcezza incanta tutti. ha dovuto lasciare tempo addietro per via del partime.
Sono d'accordo mia cara, lei è una delle ormai rare infermiere, che mette il cuore in tutto quello che fa, pensa che ancora adesso a distanza di anni, i cardiologi dell'ospedale quando la vedono, (ultimamente per mio marito), l'abbracciano dicendo: torna, quì ti aspettiamo tutti a braccia aperte e rivolti a me e a mio marito: siate fieri di questa grande figlia, è veramente adatta a questo mestiere, la sua dolcezza incanta tutti. ha dovuto lasciare tempo addietro per via del partime.
Nik
(mercoledì 2 aprile 2014)
Tua figlia, cara Assunta, ha una dota particolare; una dote difficilmente riscontrabile tra coloro che operano nella sanità : l'UMANITA'. Anche a distanza di anni, chi vive una malattia o una infermita', ricordera' sempre il senso di disponibilita', di dolcezza, di comprensione che viene loro dato. E' capitato a me, quando nel 1998, ho vissuto momenti particolarmente preoccupanti nell'ospedale della mia citta. 17 giorni in reparto con la fondata angoscia di essere affetto da un male che non si capiva bene cosa fosse. Una Ves che era salita a 129 e un Tass a 1200. Tu certamente saprai che questi valori sono altissimi e possono nascondere qualcosa di serio; da qui la mia angoscia e il mio non dormire la notte; ebbene, fortunatamente ebbi modo di conoscere, in ospedale due persone che veramente mi furono vicine e di conforto. Superato il momento difficile,a distanza di anni, ho avuto modo di incontrare queste 2 persone e, pubblicamente, ho espresso il mio ringraziamento per l'umanita' dimostrata in quel periodo. Tua figlia sara' sempre cara e benvoluta da qualsiasi parte vada a svolgere la sua professionalita' e questo non è da tutti!!! Un abbraccio.
Assunta
(mercoledì 2 aprile 2014)
21:50 del 02-04-2014
Buonasera caro Nik, hai ragione, senza una buona dose di dolcezza e di bontà verso chi soffre, non si potrebbe fare questo mestiere, ci vuole una carica di umanità non indifferente, a volte una carezza o una parola detta in un certo modo, fanno da sedativo e tranquillizzano, che dire, io sono di parte, sono sua madre, ma Katia è nata così, con una dolcezza innata, una predisposizione a saper ascoltare non indifferente, chi ha avuto la fortuna di averla per amica, credimi difficilmente si dimentica di lei, non è Madre Teresa di Calcutta, ma soltanto una brava ragazza dei nostri giorni.
Buonasera caro Nik, hai ragione, senza una buona dose di dolcezza e di bontà verso chi soffre, non si potrebbe fare questo mestiere, ci vuole una carica di umanità non indifferente, a volte una carezza o una parola detta in un certo modo, fanno da sedativo e tranquillizzano, che dire, io sono di parte, sono sua madre, ma Katia è nata così, con una dolcezza innata, una predisposizione a saper ascoltare non indifferente, chi ha avuto la fortuna di averla per amica, credimi difficilmente si dimentica di lei, non è Madre Teresa di Calcutta, ma soltanto una brava ragazza dei nostri giorni.
Inserisci un commento
Grazie per aver inserito il tuo commento.
Un moderatore provvederà a pubblicare il tuo commento online non appena avrà verificato che il contenuto non sia offensivo,
o comunque considerato non pubblicabile.
Aiutaci a migliorare!
Partecipa allo sviluppo della nostra community! Segnalaci tuoi suggerimenti di miglioramento o nuove idee da implementare.
Non sei registrato?
Se ti registri su Esternando.it puoi ricevere un'e-mail di conferma appena il tuo commento viene pubblicato. Inoltre potresti ricevere una notifica ogni volta che un utente inserisce un'altro commento. Registrati adesso su Esternando.it!
